Che cos'è una psicoterapia

"Essere libero è nulla, divenirlo è cosa celeste" J. Fichte

La psicoterapia è un viaggio all’interno di noi stessi, si intraprende a causa di una sofferenza psichica difficilmente contenibile, o perché si sta attraversando un momento critico oppure per un’esigenza di maggiore consapevolezza interiore. Secondo il mio modello di lettura degli eventi, la psicoterapia potrebbere essere condiderata un percorso di ridefinizione di significati, simbolici individuali e relazionali che nell'esperienza del “qui ed ora” ci induce ad osservare gli eventi in modo del tutto nuovo. Emerge la parte in ombra di noi stessi mediante cui è possibile leggere il disagio in modo diverso da una prospettiva immediatamente percepibile. Le “parole” che si dicono o si tacciono all’interno di un relazione psicoterapeutica, non sono parole che volano via, esse hanno uno spessore, lasciano un segno dentro di noi che potrà essere lavorato e trasformato. La parola acquista una valenza curativa in quanto portatrice di cambiamento. Molte persone sono in credito con la vita, crediti che risalgono a tempi lontani, quando bambini andavano alla conquista di un mondo ricco di sogni e splendenti luci colorate e invece dell'abbraccio caldo che di diritto spettava loro si scontravano con il freddo e l'oscurità del vuoto. Tali crediti, mai riscossi si sono negli anni trasformati in ferite profonde, più o meno nascoste nel fondo del loro cuore. In verità queste persone, non si sono mai rassegnate, desiderano essere risarcite del danno subito. È necessario allora, trovare un compromesso per il risarcimento ed evitare il risveglio di antiche ferite. Potrebbero tentare di risanare queste ferite da soli, ma dal momento che il danno non è opera loro, ci vuole qualcuno che funzioni da «riparatore», che sappia accolgliere, ascoltare e con le parole restituisca un senso trasformativo a quei buchi neri misconosciuti, caratterizzanti la loro storia. Sensazioni dolorose possono essere frutto anche di eventi improvvisi quali, una morte, un abbandono, una malattia. Il nostro mondo scompare, va in pezzi e noi con lui. Una vita, spesa a dare un senso e un significato al nostro io in rapporto al mondo, a costruire una prospettiva futura intessuta di progetti viene spazzata via in un lampo da eventi devastanti. Non c'è più niente, si resta soli senza saper che fare di se stessi. Esperienze di questo tipo destrutturano, sono dei tunnel oscuri popolati da mostri spaventosi, fantasmi che difficilmente riusciamo ad affrontare da soli. Anche in questi casi è probabile si abbia bisogno di un tempo e di un luogo preciso dove urlare il proprio dolore e poi lentamente ricostruire. La psicoterapia in generale, qualsiasi sia la ragione per cui la intraprendiamo, non è altro che una opportunità che ci doniamo per prenderci cura di noi stessi, in una situazione di accoglimento, di elaborazione e integrazione di esperienze esistenziali. Essa diviene un viaggio nel profondo che ha in se l'idea del cambiamento, lo scopo di restituire al soggetto, al di là degli accadimenti contingenti, il senso e il significato del proprio benessere esistenziale.