Il mio modello terapeutico

La famiglia. Il modello sistemico-relazionale-simbolico-esperenziale

“L’individuo fa parte di una catena molto complessa di fattori di influenza. Di solito i sistemi più ampi e complessi tendono ad esercitare il loro controllo sui sistemi più piccoli e meno complessi, ma gli effetti dell’influenza reciproca si estendono allo stesso modo agli anelli superiori e a quelli inferiori dell’intera catena e se si vuole capire il comportamento umano si devono integrare tra loro conoscenze derivate da livelli differenti e molteplici” Napier - Whitaker

La famiglia potrebbe essere considerata un sistema di relazioni dinamiche interconnesse tra loro in maniera ciclica e ricorsiva, un insieme di azioni comunicative, che non hanno una casualità lineare, ma sono caratterizzate da una complessità di interazioni di tipo circolare. La relazione sembra avere una certa reciprocità, il comportamento di ognuno provoca quello dell’altro si crea un’azione stabile, di tipo omeostatico, basata su regole ben definite. Secondo questo modello, la famiglia diventa un contesto capace di dare senso ai significati comunicativi che in essa si agitano. “Ogni comunicazione ha bisogno di un contesto, senza contesto non c’è significato” (Bateson). La relazione implica anche la presenza di un mondo interno, inerente ai vissuti dei suoi componenti, occorre porre la nostra attenzione, oltre che al concetto di “interdipendenza” reciproca, anche sugli scopi, sulle credenze, sui sentimenti che si agitano all’interno di questo sistema di relazioni. Quando parliamo di legami familiari è importante introdurre il concetto di soggettività, non solo di ogni membro coinvolto nella relazione, ma anche di chi diventa l'osservatore di quel particolare contesto. La posizione di un osservatore all’interno di un sistema non può essere neutrale, secondo la teoria della relatività di Einstein, non può esistere separazione tra osservatore e oggetto osservato. La famiglia a questo proposito potrebbe essere un processo di relazioni dinamiche che acquista significato mediante un' incontro interattivo, le cui immagini condivise delineano un processo di conoscenza legato al mondo interno sia di chi osserva tanto di chi è osservato. Ma il concetto di famiglia non può ridursi solo alle immagini delle sue relazioni interne, in termini più complessi, è un sistema di legami più ampio integrato all’interno di diverse dimensioni contestuali. Carter ci propone una visione di famiglia inclusa in tre contesti d’appartenenza: il contesto del ciclo vitale, il contesto socioculturale e quello multigenerazionale. Non è possibile riconoscere l’autonomia della famiglia e di ogni suo singolo membro distanziandolo dalle proprie radici generazionali, dai mutamenti cultuali, storico - sociali che caratterizzano il decorso del suo sviluppo. La famiglia risulta lo specchio riflesso dei cambiamenti ambientali, che oltre a determinare l’evoluzione del sistema, influenzano anche il comportamento e l’identità del singolo individuo. Ma l'evoluzione di una famiglia oltre ad essere influenzata da mutamenti ambientali, storico, culturali è caratterizzata anche da un proprio processo di sviluppo, dato dalla successione di una serie di tappe evolutive (nascite, matrimoni, morti, ecc.) che ne definiscono una realtà dinamica sottoposta a continui cambiamenti per cui una famiglia, quale processo emozionale si evolve nel tempo ed è sottoposta ad una continua ridefinizione dei suoi legami, questi fanno riferimento ad almeno tre livelli generazionali caratterizzati da un insieme di norme e di aspettative condivise. L’evoluzione della famiglia si muove lungo due dimensioni: un asse orizzontale ed uno verticale. Quello verticale fa riferimento ad un insieme di rappresentazioni interiorizzate di tipo psicodinamico che si tramandano lungo le generazioni, quello orizzontale si riferisce ad un insieme di interazioni e di aspettative che si attualizzano nel presente in relazione alle tappe del ciclo vitale e ad i mutamenti socioculturali in atto. L’hic et nunc come punto di convergenza di queste due dimensioni di sviluppo diventa l'attualizzazione di schemi passati, momenti di passaggio evolutivi tipici del ciclo vitale che rappresentano un elemento di continuità nel tempo. Viene messa in luce una sorta di filo conduttore tra passato presente e futuro che vede la famiglia un processo di continuità storica in divenire, sottoposto a continue variazioni ambientali. Il tempo presente rappresenta l’elaborazione di valori ereditati dal passato, diventa l’anello centrale che collega tre generazioni, i valori antichi alle aspettative future, è il tempo del qui ed ora dentro i quale si restituisce un “dono-obbligo” ereditato dal passato le cui nuove generazioni sono chiamate a bilanciare il debito contratto con generazioni precedenti. Possiamo iniziare a pensare il sistema - famiglia in termini di processo in divenire, un processo a spirale analogo ad una molla, la cui circolarità di base rappresenta le dinamiche relazionali presenti e il cui salto verso l’alto ad elastico, in senso verticale, non è altro che l’insieme delle rappresentazioni interiorizzate che camminano lungo il corso delle generazioni. All’interno di quest’ipotetico processo a spirale le tappe del ciclo evolutivo rappresentano un nodo di convergenza temporale. In definitiva, nella diversità delle sue manifestazioni, la famiglia potrebbe essere considerata, nell’eccezione lewiniana, un gruppo con storia costruito sulla base di esperienze, immagini psichiche e simbolizzazioni affettive proprie. Ogni famiglia si presenta mediante una narrazione, un proprio tempo epico che ne caratterizza l’identità e una propria dimensione d’appartenenza, una certa continuità storica sottoposta a molteplici mutamenti, e come un animale in movimento, in essa è implicita una logica evolutiva, il cui scopo prioritario è la sopravvivenza. Se accettiamo l'ipotesi che la famiglia è un processo di continuità storica in divenire, ad un livello cognitivo più complesso, è possibile considerarla un processo conoscitivo in generale, elaborato attraverso l’incontro tra osservatore e oggetto osservato.